Se ritenete che la scuola sia quel posto in cui si impara a vivere, quella palestra di vita in cui l'impegno paga, quel luogo in cui si apprende a tenere distinti il piano personale da quello professionale, be'… in parte vi sbagliate, in parte avete ragione.
Su che cosa abbiamo ragione?
Avete ragione sul fatto che effettivamente la scuola è un luogo in cui si impara a vivere, nel senso che è proprio questo ciò che fanno bambini e ragazzi per circa 6-8 ore al giorno in compagnia di loro pari, insegnanti, bidelli: vivere, a 360° gradi, trasportando a scuola gli stessi bisogni che provano in altre situazioni e altri contesti, in particolare tre necessità basilari, ossia lo stare insieme e il sentirsi parte di un gruppo, il sentirsi capaci e competenti e il bisogno di autonomia.Su cosa ci siamo sbagliati?
Vi siete sbagliati se avete creduto che la scuola sia un posto in cui i bambini e i ragazzi separano la dimensione dei propri bisogni primari da quella dell'apprendimento e della performance. La scuola è un'esperienza, in cui chi la vive si immerge completamente, ricavandone o meno soddisfazione. Uno studio di Tian, Zhang e Huebner del 2018, pubblicato sulla rivista scientifica Original Research, ha messo in evidenza la relazione che intercorre tra i bisogni di autonomia, quelli di relazione e quelli di competenza; in particolare questi ultimi due sarebbero fortemente connessi tra loro, il che ci fa capire che nell'ambiente scolastico la competenza non può prescindere dalla socializzazione e viceversa.Mi ribello a queste affermazioni
Si ribelli pure, ma sappia che dietro la sua ribellione ci sono dei fattori scatenanti. Lo studio dimostra che sia il bisogno di relazione che quello di competenza risultano influenzare la soddisfazione scolastica, la quale a sua volta determina il comportamento costruttivo (inteso come la tendenza ad aiutare gli altri, o a impegnarsi per i compagni) e limita quello ribelle. Quindi, probabilmente, se lei si ribella a queste affermazioni è perché non ha avuto una grande soddisfazione a scuola: però ci chiami, perché può darsi che per suo figlio o sia figlia le cose possano mettersi diversamente!Per i più NERD, questa è l'immagine del modello presentato dagli autori, raccontato in dettaglio nell'articolo The effects of satisfaction of basic psychological needs at school on children's prosocial behavior and antisocial behavior: the mediating role of school satisfaction.