QUESTA SCUOLA SARÀ MIA!

Photo by Aman Shrivastava on Unsplash


Avete mai visto un intervallo scolastico da adulti? Vi possiamo assicurare che si tratta di un'esperienza per certi versi sconvolgente, non solo perché vi fa rendere conto di quanto siete cresciuti dall'ultima volta che ne avete visto uno, ma perché vi farà diventare coscienti di quante cose siano accadute durante la vostra infanzia e adolescenza di cui non vi siete, all'epoca, minimamente accorti.

La devianza esiste

Sembrerà esagerato, una cosa che solo degli psicologi potrebbero pensare, ma non è così: la devianza esiste, ed è visibile già nei bimbetti. Non vuol dire che dobbiamo iniziare a guardarli con sospetto, immaginando che se oggi giocano con una spada finta domani faranno rissa fuori dai bar, no; però è possibile, con occhio tranquillo e nessun allarmismo (questo è davvero importante con i bimbetti, così tanto che lo ribadiamo: NESSUN ALLARMISMO), rendersi conto di dinamiche sociali che, se lasciate totalmente allo stato brado, potrebbero un giorno consolidarsi e diventare un problema: ad esempio, all'interno di un gruppetto di amichetti molto stretti, che tende a giocare sempre isolandosi dal resto della classe, è in realtà un gruppetto a rischio, nella misura in cui basta che uno di loro commetta un qualche misfatto perché gli altri arrivino a imitarlo. E così via.

La scuola come comunità

Solo il titolo di questo paragrafo fa venire l'orticaria, per la quantità di volte in cui si è sentito parlare di comunità, di quanto sia importante ecc. ecc. Se ascoltiamo chi nella scuola insegna, ci rendiamo conto dello sforzo quotidiano che viene profuso affinché ogni classe funzioni come una piccola comunità, e di quanto sia difficile fare questo in ambienti sovraffollati, con scarso appoggio da parte dei genitori, con una bassa predisposizione al condividere di cui è impregnata la cultura contemporanea. Tuttavia, esistono studi che affermano che il senso di appartenenza a una scuola che mostri di sapersi prendere cura di studentesse e studenti è un ottimo rimedio contro la devianza scolastica. Però, ecco: se ragazze e ragazzi non si sentono parte della scuola, non è solo responsabilità loro e dei genitori, ma a volte della scuola stessa.

Cosa si può fare?

Per identificare singoli ragazzi o ragazze devianti o interi gruppetti potrebbe essere utile fare un sociogramma: è una procedura semplice, ma molto efficace in fase di restituzione, perché mette in evidenza quali gruppi siano ben voluti, quali no, quali siano isolati ecc. In secondo luogo, tenere d'occhio la situazione: alcune domande possono rivelare quanto uno studente si senta parte della propria scuola, come «Gli insegnanti mi rispettano» o «Gli altri a scuola prendono sul serio ciò che dico». Infine, lavorare sui tre ordini di legami che creano senso di appartenenza, ossia quello studente-studente, studente-insegnante e studente-scuola, può ridurre di molto la carica di devianza. Scopri di più nel paper qui sotto oppure chiamaci!

Demanet, J., Van Houtte, M. (2012). School belonging and school misconduct: the differing role of teacher and peer attachment, in Journal of youth and adolescence,  41.