TRE MILIONI DI ALBERI NON FANNO UNA CITTÀ VERDE

Milano, 2050

Se parliamo di emergenza climatica non possiamo non parlare di mitigazione degli eventi estremi nella città di Milano e della resilienza del territorio. Le nature based solution si ispirano al funzionamento della natura per gestire eventi metereologici estremi dovuti ai cambiamenti climatici. Milano ha lanciato un grande progetto di riforestazione, di cui però noi vogliamo precisare alcuni aspetti. Il progetto dei 3 milioni di alberi, in primis, sarà nel territorio dell'intera città metropolitana, che conta un totale di 133 comuni. Di questo progetto si conosce ancora poco: non è dato sapere quale sarà il valore ecosistemico di tali aree, quale la percentuale di aree rinaturalizzate, quali i reali flussi di servizi ecosistemici. Ciò che si sa, tuttavia, è che non sarà accompagnato da un cambio di paradigma della gestione del territorio: non si parla di blocco del consumo del suolo, non si parla di bonifica, fine degli scarichi nei nostri fiumi più inquinati, come il Seveso, il Lambro, l'Olona, non si parla di togliere spazio alle auto per darlo alle persone, alle piante e ai mezzi pubblici. Come possiamo pensare ad un territorio resiliente se questi aspetti non vengono affrontati? 

“Ciò che si sa, tuttavia, è che non sarà accompagnato da un cambio di paradigma della gestione del territorio: non si parla di blocco del consumo del suolo, non si parla di bonifica, fine degli scarichi nei nostri fiumi più inquinati”


Il processo legato a questo progetto rimane purtroppo fumoso e centralizzato: non esistono solo gli archistar che propongono numeri esorbitanti prescindendo dalla qualità ecosistemica degli interventi, esistono anche cittadine e cittadini, esperti ed esperte, che si battono ogni giorno, da anni, per preservare ciò che già c'è: parliamo di Piazza d'Armi e di molti altri parchi che rischiano costantemente di esser divorati dal cemento, e con loro anche i servizi ecosistemici che offrono. Ma parliamo anche di tutti quei territori della città metropolitana che vengono costantemente assediati da cantieri di nuove abitazioni, strade e da campi a monocolture irrorate da pesticidi. Non possiamo pensare di rendere Milano una città più verde se non sappiamo prenderci cura del nostro territorio, vedendolo in ottica aziendalistica e senza avere un reale coinvolgimento di quelle parti attive della società che, con forza, chiedono di poterlo curare e difendere. Serve una pianificazione che sia realmente partecipata e su tutta la città metropolitana. Non ha senso parlare di verde senza parlare di salute, di educazione e di uso sostenibile del territorio.