CRITERI MINIMI AMBIENTALI PER LA GESTIONE DEL VERDE URBANO




Come già evidenziato nel nostro articolo sulla Rivista Giuridica dell'Ambiente, uno dei principali problemi che riguarda il verde urbano in Italia è la mancanza di una regia comune sul territorio nazionale e una sostanziale mancanza di pianificazione. Ciononostante il lavoro del Ministero dell'Ambiente dal 2013 si muove in questo senso, con la promozione di uno strumento pianificatorio quale il Piano del Verde Urbano e la successiva Strategia Nazionale del Verde Urbano.

Lo scorso 4 Aprile è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un nuovo decreto riguardante i Criteri Minimi Ambientali (CAM) per la gestione del verde urbano, facendo un passo ulteriore nella direzione di una reale gestione ecosistemica del verde nelle nostre città.

Tra le migliorie messe in campo possiamo trovare misure per un maggiore rispetto della fauna (tramite tecniche di gestione meno invasive e una corretta temporizzazione degli interventi) e la necessità per il personale di essere adeguatamente formato alla manutenzione del verde. Si punta inoltre alla valorizzazione della flora autoctona e di progetti pensati per le evoluzioni del sistema climatico, in un'ottica di adattamento e mitigazione.

Infine un marcato accento sulla necessità di conoscere il proprio patromonio arboreo tramite un censimento reso obbligatorio, dal 2021, per tutti i comuni sopra i 15 000 abitanti. Si tratta nei fatti di un passo essenziale per poter monitorare il verde urbano e poter garantire maggiore sicurezza in città.

>> Qui il testo del decreto.