La Psicologia Sociale si occupa da almeno gli anni '70 dei comportamenti di prevenzione, ossia di quelle condotte tese ad adottare le misure necessarie a evitare problemi di salute: mangiare sano, vaccinarsi, usare o far usare il preservativo, indossare la mascherina. In particolare, psicologi e psicologhe sociali si sono interrogati su quali siano i fattori che predispongano all'azione, e sono giunti a una conclusione: sono diversi, e si dipanano lungo un percorso che parte dalle conoscenze, passa per le barriere e solo alla fine arriva alla condotta in sé. In particolare, le condizioni migliori perché si metta la mascherina e si tengano le distanze sono:
- barriere percepite: il comportamento deve essere concepito come attuabile;
- suscettibilità percepita: il soggetto deve avere l'idea di essere esposto alla malattia (ad esempio, quando la CoViD-19 è iniziata a diffondersi in Cina la suscettibilità era bassissima);
- gravità percepita: il soggetto deve pensare che la malattia sia grave, altrimenti non si scomoderà;
- benefici percepiti: solo se saranno riconosciuti i benefici del comportamento questo verrà attuato;
- auto-efficacia: il soggetto deve sentirsi in grado di attuare il comportamento.
Questo modello, conosciuto come Health Belief Model, si è mostrato in grado di adattarsi a diverse malattie, e di definire effettivamente la probabilità di adozione di un certo comportamento.
Dalla Polonia arriva una ricerca interessante, pubblicata a luglio 2020, che indaga il ruolo che alcuni tratti di personalità e una caratteristica della comunità in cui si vive hanno nell'influenzare a monte i cinque fattori sopra, e il ruolo che questi hanno nel guidare sia comportamenti tesi alla prevenzione dal contagio da SARS-CoV2, sia azioni come la corsa a svuotare gli scaffali dei supermercati. Per i tratti di personalità, gli autori fanno riferimento al modello detto della Triade Oscura:
- narcisismo, ossia una visione grandiosa di sé, unito alla sensazione di essere legittimato a fare ciò che si desidera;
- machiavellismo, cioè la tendenza a essere cinici e manipolatori;
- psicopatia, cioè impulsività e insensibilità emotiva.
unitamente a un ulteriore tratto, che riguarda le comunità, che è:
- narcisismo collettivo, che consiste in quanto una persona senta il gruppo a cui appartiene speciale e quanto inferiori sente gli altri gruppi.
Il risultato è assolutamente interessante. Innanzitutto, i comportamenti di accaparramento sono influenzati dalla suscettibilità e dalla gravità percepite, il che è intuitivo; il comportamento di prevenzione, invece, dipende soprattutto dall'auto-efficacia, e questo dà un'indicazione su quanto è importante, nella comunicazione istituzionale, far sentire le persone capaci, più che spaventate e impotenti. La cosiddetta Triade Oscura e il narcisismo collettivo accrescono le barriere percepite e diminuiscono l'auto-efficacia, con l'effetto di stimolare la corsa a svuotare i supermercati e deprimere condotte sensate di prevenzione.
Per approfondimenti, il collegamento al paper è questo.